Oggi non ero sicuro di osservare il Sole, troppe commissioni da fare in città, ma dopo aver visto sul network online che era presente una protuberanza particolarmente eruttiva ho cambiato idea e sebbene in ritardo son riuscito a riprenderla per una mezzora con l'intento di assemblare un breve time-lapse.
Vista la natura particolarmente veloce del fenomeno ho preferito fare intervalli di 30 secondi a 30 secondi di ripresa, avendo cosi un frame ogni minuto, forse avrei potuto accorciare ulteriormente ma il seeing non era granchè ed ho voluto raccogliere più dati per ottenere delle immagini migliori.
Ho anche ripreso qualche dettaglio sul disco facendo delle prove giocando sul gain, gamma ed esposizione per raggiungere sempre un livello di luminosità paraginabile e studiare cosi i cambiamenti nel dettaglio e nel rumore. Non appena avrò finito le elaborazioni assemblerò una scheda di confronto.
Domenica, filtro solare nuovo, cielo sereno... Qualcuno mi sta dicendo che devo montare subito il telescopio o verrò punito dal fato.
Questa è la mia prima vera sessione con il nuovo Daystar; visti i tempi per raggiungere la temperatura e stazionarsi sulla banda, decido di attaccare subito la corrente su di lui e di lasciarlo a fianco al pc mentre assemblo il treno ottico composto da:
- Adattatore 2"/T2
- prolunga T2 da 40mm
- Telecentrica Baader TZ-4
- 2 prolunghe T2 da 40mm
- prolunga T2 da 20mm (temporanea)
- Daystar Quantum 0.5A
- riduttore focale Celetron f/6.3 (per largo campo)
- tubo SC/2"
- riduttore 31.8
- sensore.
supero il mezzo metro ma il Moonlite non fa una piega aumetando la rigidità.
Il seeing iniziale è onesto per una giornata estiva, siamo in bassa pressione quindi nuvolette svolazzano qua e la e un fresco venticello mi rifresca i piedi.
Come mio solito avevo dato un'occhiata sul network di monitoraggio solare ma erano tutti con brutto tempo e cosi prima di riprendere ho fatto una veloce carrellata lungo il bordo per indviduare le protuberanze degne di nota e sul disco nella speranza che fosse nata una regione attiva turbolenta. Purtroppo questo si dimostra un po' povero di dettagli ma in compenso ci sono diverse fiammate che mi appresto subito a riprendere. Visto il passaggio di nuvolette non mi arrischio a fare un timelapse che finirebbe interrotto ma mi accontento di qualche bel ritratto, dapprima tenendo montato il riduttore di focale celestron che sembra lavorare molto bene in coppiata con il daystar, e sul finire provando a riprendere a focale piena f/30; 3600mm però si dimostrano un po' troppo per il livello di seeing presente ma nei brevissimi istanti di quiete mi fanno pregustare le future giornate di calma piatta. I 100mm dell'Erf mi aprono un mondo di dettagli che con il Lunt 50 erano solo abbozzati ed impastati, mantenendo luminosità e risoluzione; devo ammettere che forse mi aspettavo un po' più di dettaglio, ma lo reputo al fatto che non ho ancora centrato perfettamente le distanze di utilizzo. Leggendo un trattato sull'argomento ho scoperto che con rapporti focali errati si allarga la finestra dell'ethalon, quindi anche se uno ha un filtro 0.2A porebbe comunque vedere come uno 0.8A, se invece il sistema di lenti non è perfettamente telecentrico e quindi i raggi incidocno sul filtro non del tutto paralleli, questo porta ad uno slittamento lungo la banda deteriorando la visione, come se si osservassero le blu/red wing dell'idrogeno.
Potete vedere i risultati ottenuti sulle protuberanze, alcune a piena focale in un momento di seeing accettabile.